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/editorial

Il primo editoriale non si scorda mai

Dopo aver pensato a lungo al contenuto del primo post del mio nuovo blog e aver altrettanto a lungo evitato di concretizzare le mie idee, ho deciso di superare la sindrome del "blocco dello scrittore" nell'unico modo possibile: scrivere.
Lo so. Di tutto si aveva l’esigenza meno che di un altro sconclusionato blog, dove rimanere stomacati da strafalcioni dozzinali e da frasi sbocconcellate scorrazzando qua e là; quindi, vi prometto che tenterò di non scadere nella banalità e di non incappare in oscenità mastodontiche.

 

Ma partiamo con ordine.
 

Chi sono? Come avrebbe detto qualcuno più famoso di me, “Nessuno”, solo che io "Nessuno" lo sono veramente. Dopo tantissimi libri letti e moltissime riviste sfogliate, ho deciso di condividere le passioni di una vita in rete, in omaggio a tutti quei magazine che hanno sempre varcato la soglia di casa grazie a mia madre. 
Ricordo con piacere il mio ritorno da scuola dopo le lezioni, quando attendeva che pranzassi, aspettando di sfogliare le pagine patinate dei vari Elle, Marie Claire o Grazia di turno, ancora gelosamente custoditi nella loro pellicola trasparente.
E allora, tra un articolo e un redazionale, un commento e un “ohhh” di ammirazione per le nuove creazioni di Valentino, Chanel o Dior, si è formato il mio gusto del Bello.

 

In fondo, perché non allargare queste conversazioni con altri lettori?

Ecco il motivo per cui inizio questa nuova avventura, sperando in qualche visita o commento da parte vostra.

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